E’ chiaro che la tradizionale gestione cartacea, se può essere adeguata ai puri fini fiscali, non si presta affatto ad un controllo degli asset agile ed efficace. Per le aziende molto grandi, dove il magazzino ha dimensioni considerevoli, esistono soluzioni tecnologiche complesse. Ad esempio, ogni asset può essere individuato non solo attraverso un numero di inventario, ma anche attraverso la tecnologia RFID, che lo identifica e lo colloca in una determinata posizione.
Nelle imprese di minori dimensioni, nelle PMI, il tracking assegnazione e la disponibilità degli asset possono essere controllati attraverso un software apposito, che raccoglie in un database tutti i beni, corredati dalle loro caratteristiche, inclusa l’eventuale scadenza, ad esempio di una SIM. Il software beni aziendali interroga questo database, individua la disponibilità dell’asset, lo scarica dal magazzino quando viene assegnato, per cui l’ufficio acquisti può provvedere ad un nuovo ordine o ad una sostituzione. E attraverso il tracking assegnazione si sa di quali asset è in possesso ogni dipendente: in caso di dimissioni, è chiaro che cosa deve restituire.
Insomma, un software di gestione degli asset facilita l’amministrazione sotto molti aspetti, dalla responsabilità fiscale e patrimoniale, alla gestione del magazzino, all’assegnazione di beni al personale, al tracking di queste assegnazioni.
Tanto meglio se questo software beni aziendali non è isolato, ma fa parte di una suite completa di gestione delle risorse umane, come avviene in HR-Assistant (per approfondire, visita la pagina dedicata).

